A partire dalla fine del 2024, le grandi aziende quotate in Europa dovranno rispettare nuove regole sull'equilibrio di genere nei loro Consigli di amministrazione.
La direttiva europea, entrata in vigore a dicembre, impone alle società di raggiungere un obiettivo minimo del 40% di donne tra gli amministratori non esecutivi e del 33% tra tutti gli amministratori.
Il termine per il recepimento da parte degli Stati membri era il 28 dicembre 2024 e le società devono raggiungere gli obiettivi entro il 30 giugno 2026.
L'obiettivo è promuovere una maggiore parità di genere nelle posizioni di leadership e garantire una maggiore rappresentanza femminile nelle decisioni strategiche delle aziende. Studi dimostrano che una maggiore diversità di genere nei consigli di amministrazione può portare a una migliore governance e a decisioni più equilibrate.
Oltre a stabilire le quote minime, la direttiva introduce:
- Procedure di selezione trasparenti: Le aziende dovranno adottare procedure di selezione più chiare e imparziali, privilegiando i candidati meno rappresentati in caso di pari qualifiche.
- Divulgazione delle informazioni: Le società saranno tenute a pubblicare informazioni sulla composizione dei loro consigli e sulle misure adottate per raggiungere l'obiettivo di parità di genere.
- Sanzioni: Gli Stati membri dovranno prevedere sanzioni per le aziende che non rispettano le nuove norme.
Gli Stati membri dovranno ora adattare le loro legislazioni nazionali alla direttiva europea. La Commissione Europea monitorerà l'attuazione e potrebbe avviare procedure di infrazione nei confronti dei paesi che non rispettano le nuove regole.
Questa nuova normativa rappresenta un passo significativo verso una maggiore parità di genere in Europa. Tuttavia, è solo un primo passo. Sarà fondamentale continuare a lavorare per superare gli stereotipi di genere e creare un ambiente di lavoro più equo e inclusivo per tutti.
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